Molte persone hanno sentito parlare o hanno letto del cupronichel e si chiedono legittimamente cos’è, perché non è una cosa così famosa. In pratica chi è del settore sa che si tratta di una lega di nichel e di rame, che può contenere al contempo alcun additivi quali silicio, alluminio e ferro, e che si caratterizza per avere un’ottima resistenza meccanica alla corrosione e al calore, e riesce a mantenere al contempo sia la durezza che la plasticità del materiale.
In pratica sia le leghe di rame e di nichel che fanno parte di quello di cui parliamo oggi sono molto robuste e resistenti alla corrosione in acqua marina, ma anche all’ossidazione a temperature elevate, visto che hanno anche buone caratteristiche meccaniche fino a massimo, per quanto riguarda la temperatura di 350 gradi. Per quanto riguarda i prodotti dove ci sono le leghe di cui stiamo parlando oggi diciamo che sono utilizzati in vari settori come per esempio il settore automotive, carta nonché quello chimico e marittimo. Teniamo presente che questo tipo di lega veniva usata quando bisognava costruire un focolaio della locomotiva a vapore, anche se poi durante la Seconda Guerra Mondiale fu sostituito dall’acciaio, per via della carenza generale di metalli non ferrosi. Abbiamo descritto questo tipo di lega di rame e di nichel perché spesso la troviamo nei servizi di ritiro e compro metalli duri, del quale ora vogliamo parlare perché può essere utile a molte persone. Il concetto su cui si basa è molto semplice, e cioè è relativo al fatto che molte persone in casa senza rendersene conto possono avere tutta una serie di oggetti fatti di alcuni metalli come quelli a cui ci riferiamo oggi, e che possono inaspettatamente avere un valore. Infatti chi non è un esperto del settore potrebbe pensare che si tratta di rottami inutili, mentre dietro può esserci anche un guadagno, perché alcune attività come appunto quella relativa al ritiro e all’acquisto di metalli duri, e non solo, sono disposte a pagare le persone che vogliono cedere questi oggetti con questi metalli, perché poi li andranno a recuperare. Altri particolari importanti sull’argomento Quindi una persona che ha un oggetto con uno di questi metalli e leghe può andare a informarsi presso queste attività, le quali è bene sapere che come servizio extra sono anche disposte a ritirare a domicilio, anche se non è una cosa di cui c’è sempre bisogno, perché se il cliente vorrà vendere pochi oggetti con questi metalli, e che non sono nemmeno troppo ingombranti, di sicuro li potrà portare direttamente in azienda, ma nel caso in cui si parli di grandi quantità, questa cosa sarà risolutiva. Nel momento in cui l’azienda riceverà gli oggetti dal suo cliente avrà la possibilità di fare una valutazione corretta e trasparente, grazie alla presenza di esperti che riusciranno a capire quello che è il valore di quel metallo in quel momento, e che dipende sia dallo stato dell’oggetto in questione, ma anche dalla richiesta che c’è in quel momento nei vari settori industriali, che come abbiamo già visto nel caso di oggi sono tanti.
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Il Widia, anche conosciuto come carburo cementato, Carboloy o metallo duro, è un materiale utilizzato nelle lavorazioni meccaniche consistente di particelle dure di carburo di tungsteno inglobate in una matrice metallica (spesso cobalto).
Viene prodotto attraverso il processo della sinterizzazione, cioè polveri fini delle componenti vengono mescolate, pressate e poi riscaldate mantenendo una pressione alta in modo che i granuli delle polveri si uniscano a formare un pezzo unico. Questo significa che i metalli duri non sono metalli veri e propri, ma carburi (80-95%) legati da un metallo.
La denominazione gergale Widia deriva dal marchio registrato della Krupp che inventò nel 1926 questo materiale e lo chiamò Wie Diamant (come diamante). I carburi utilizzati sono per lo più carburo di tungsteno, di titanio e di tantalio. Se prevale il carburo di titanio e il cobalto viene sostituito con nickel, il materiale viene denominato Cermet (dall’inglese Ceramic Metal). Se i componenti dei metalli duri o elementi simili vengono uniti tramite fusione, si tratta di stelliti. (Wikipedia)